Respingo l'idea che la scuola debba insegnare direttamente quelle conoscenze specializzate che si dovranno usare poi nella vita. Le esigenze della vita sono troppo molteplici perché appaia possibile un tale insegnamento specializzato nella scuola.
La scuola dovrebbe avere come suo fine che i giovani ne escano con personalità armoniose, non ridotti a specialisti. Lo sviluppo dell'attitudine a pensare e giudicare indipendentemente, dovrebbe essere sempre al primo posto.
Albert Einstein
Secondario di primo grado
Il periodo della pubertà
Se il cambiamento dei denti segna la conclusione dell’attività di determinate forze plastiche sull’organismo infantile, si può definire il periodo della pubertà come il compimento nell’essere umano dell’azione di determinate forze musicali: nel ragazzo questo compimento si estrinseca anche con il cambiamento della voce.
Il modo, più che il contenuto, delle parole pronunciate dall’insegnante riveste un’importanza maggiore di quanto si creda: perciò è fondamentale che l’educazione durante il secondo settennio sia intessuta di un sano elemento linguistico-musicale-lirico.
Gli insegnanti maestri non trascurano, neppure per sé stessi, di curare la parola pronunciata con arte, perché nel periodo della pubertà nei ragazzi si risveglia un senso d’amore esteso al mondo intero e all’umanità, di cui l’attrazione verso l’altro sesso non è che piccola parte.
Il senso sociale, la tendenza a stringere amicizie individuali o a formare gruppi per affinità si accentua; sorge l’attitudine al pensiero logico, al giudizio indipendente, che a livello conoscitivo trova ragione e fondamento in tutto ciò che finora il bambino ha potuto accogliere seguendo il suo maestro con devozione, senza un prematuro senso critico. Ricerca di un equilibrio tra polarità in contrapposizione e punti di vista sempre più personali.
Nei ragazzi di questa particolare fascia di età vivono due atteggiamenti apparentemente opposti, che spesso causano loro inquietudine: l’intenso desiderio di conoscere il mondo si mescola a una nascente capacità di riflessione e di introspezione. Le capacità individuali sono maggiormente definite, la vita interiore assume grande importanza e sentimenti contrastanti di solitudine e voglia di allargare i propri orizzonti, impeti di energia o letargica pesantezza, vengono vissuti con sensibilità acuita e coinvolgimento emotivo.
In genere ragazzi e ragazze hanno modi diversi per affrontare questi stati d’animo, ma tutti hanno ugualmente bisogno di essere sollecitati a condurre una ricerca sempre più personale, sia sul piano esteriore nella relazione col mondo, sia sul piano interiore in una prima indagine introspettiva. L’insegnante fornisce agli alunni nuovi punti di vista, soprattutto indirizzando la loro attenzione verso la realtà circostante. Essi vengono incoraggiati a prendere iniziative e ad apprezzare i concetti astratti e logici.
Inoltre vengono spronati a mettere in discussione comportamenti e princìpi che precedentemente avevano accettato come autorità. Va mostrato loro come presentare i propri punti di vista e come accettare che altri abbiano un punto di vista diverso. Il loro bisogno di scoprire una integrazione armonica, regolata da leggi oggettive, tra l’essere umano e l’ambiente naturale, tra l’interiorità e l’esteriorità, trova nel momento storico del Rinascimento validi e famosi esempi.
In settima classe il ragazzo attraversa una condizione interiore che gli permette di compiere un deciso passo avanti nell’attività intellettuale e nell’osservazione obiettiva. Una certa maturazione della consapevolezza di sé porta alla possibilità di suscitare nell’allievo una nuova responsabilità nei confronti delle proprie azioni, che può osservare con un certo distacco e giudicare con una certa sincerità. I suoi sbalzi d’umore caratterizzano la parziale liberazione che avviene nella sfera dei sentimenti, che ancora gli alunni non sono in grado di gestire interamente, ma dei quali fanno largo uso nelle relazioni sociali.
In queste relazioni la coesione del gruppo riveste un’importanza notevole, sia nei rapporti tra i coetanei, sia verso l’autorità scolastica. Il linguaggio dell’allievo è più ricco e competente; il suo ragionamento diventa capace di comprendere più facilmente i nessi logici e causali: si è compiuta la maturazione dell’equilibrio fisiologico, sia sulla base dell’individualizzazione della postura e delle Pagina 1 di 9 articolazioni, sia del completo sviluppo dei canali semicircolari, sui quali si fonda il senso dell’equilibrio.
Quest’ultimo, conferendo all’essere umano la postura eretta e rappresentando quindi l’individualità che si pone sulla Terra, permette a ciascun ragazzo di iniziare ad esercitare il proprio “punto di vista” su tutte le esperienze che vive. Oltre a essere un’affermazione di sé, è anche il punto di partenza per l’esistenza di una relazione autentica tra gli individui: se ne intravedono i prodromi nelle relazioni tra compagni e nel contrasto di ruolo tra l’allievo e l’insegnante. Le manifestazioni di sentimento, ma anche le argomentazioni logiche e le azioni quotidiane, sono spesso caratterizzate da un certo grado di estremismo, con oscillazioni da un polo a quello opposto.
La qualità morale più importante consiste nella ricerca dell’equilibrio, del punto centrale tra le opposte polarità: ciò si rende possibile grazie al fatto che il ragazzo ha già raggiunto questo obiettivo dal punto fisiologico. La ricerca viene attuata quasi in ogni materia, dalla Matematica e Geometria (proporzioni, aree equivalenti) alla Geografia (studio dell’Africa in relazione all’Europa), dalla Chimica (nel rapporto tra levità e gravità che si evidenzia con la combustione e nella relazione tra acidi e basi, che giungono a neutralizzarsi), alla Storia (con gli impulsi alla libertà contrapposti alle monarchie assolute) e alla Fisica (leve e fulcro, elettrostatica e neutralizzazione della carica, equilibrio tra le polarità del magnetismo e leggi della riflessione nell’ottica).
Con lo studio dell’astronomia si educa il pensiero dei ragazzi divenire uno strumento così potente da permettere di abbracciare l’armonia dell’universo e si risveglia in loro un umile sentimento di ammirazione e venerazione nei confronti del Creato. La stretta interdipendenza tra le diverse materie coinvolge le forze dell’anima dei ragazzi in modo completo, contribuendo anch’essa all’azione equilibratrice necessaria per questo periodo evolutivo.
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